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Benito Mastacchini è uno degli ultimi cantori che usa il sonetto fino all'ottava rima, è anche un attivo "Maggerino" attento ai fatti. "Primo Maggio anche quest'anno / va nei borghi e nei poderi /a parlar di fatti veri...". Il suo messaggio è sempre "pedagogico" e diretto a colpire i buoni sentimenti e a indicare la buona strada della vita anche se qualche volta con ironia e dileggio. "Io stavo cercando un giovanotto / che sapesse suonare gli strumenti / tu non suoni né l'organo né il fagotto / per me sarebbe grandi patimenti." Benito è un uomo senza compromessi, un animo libero come devono esser i veri poeti e cantori "Io canto e scrivo nell'indifferenza / senza pensare troppo ai giudicanti / sempre col mio pensiero tiro avanti, / gli altri sopporteranno con pazienza..." e capace di cantare per la giustizia e la libertà "Noi chiediamo giustizia e rispetto / e l'Italia sia patria di tutti. /Non vogliamo che vadan distrutti / i valori di comunità". Infine è anche un innamorato del suo paese, Suvereto, a cui dedica una straordinaria visita "Fermatevi al negozio di Paponi / se di guardare non avete fretta / si trova dalle pentole ai bottoni / e il bel sorriso che ci offre Loretta..."